15 dic 2011

LA VITA COMPLICATA DELLO PSICOLOGO

Prima di cominciate a leggere questo post vi voglio informare che sono un vero ignorante di finanza e simili…
Forse non tutti sanno che la manovra finanziaria di agosto ha portato delle modifiche e nuove regole per quanto concerne la nostra professione.
·         ECM (Educazione Continua in Medicina): sarà obbligatorio per il professionista seguire corsi di formazione continua. la violazione determina un illecito disciplinare sanzionabile. L’idea dei crediti ECM è ottima, ne traggono giovamento i professionisti e anche i pazienti.
Ma dove sta il problema?
Per chi non lo sapesse, partecipare ad un corso ECM costa…. Quindi l’Educazione Continua in Medicina si è trasformata in una nuova tassa sul groppone dei professionisti. L’Ordine, raramente, organizza qualche corso della durata di una giornata, che da diritto a 1 credito ECM. Per avere gli altri crediti bisogna rivolgersi a Scuole private o altre associazioni che fanno pagare profumatamente i corsi. Questa obbligatorietà porterà le persone a dover correre a destra e manca per completare la tessera buoni-sconto della Nutella, spendendo soldi… La mentalità imprenditoriale di alcune scuole porterà (spero di no, ma sono quasi certo di si!) all’organizzazione di corsi di pessima qualità ma di un profumato costo… tanto li dobbiamo fare per forza…
·         Tariffe: il costo pattuito dovrà essere messo per iscritto….OK! Come idea generale potrebbe anche essere positiva… i miei dubbi vengono da una riflessio…il nostro lavoro basa molto dell’intervento sulla buona relazione terapeutica che si riesce a instaurare tra paziente e professionista…tutte queste scartoffie amministrative non possono rendere la relazione troppo formale e burocratica? Ricordiamo che dobbiamo già far firmare il “documento per i dati sensibili” e “ l’autorizzazione alla psicoterapia”… dovremo spendere un incontro solo per spiegare e leggere le carte e farle firmare…che bel modo di cominciare una relazione terapeutica….!!!
·         Assicurazione: il professionista è tenuto a stipulare idonea assicurazione…questo è molto importante ed è anche una buona prassi…se non fosse che…il professionista deve rendere noto al cliente gli estremi della polizza e il massimale…
Fantastico….se prima pensavo che, dato il punto sopra, il rapporto terapeutico potesse nascere sotto una cattiva stella, ora ne sono certo e straconvinto.
Riassumendo, la finanziaria ci invita a spendere molti soldi (per far girare l’economia) per la formazione e anche a diventare super esperti in amministrazione pubblica (possibilmente conseguire una laurea in Giurisprudenza o simile).
Sono sicuro che dopo tutta questa complicazione chi continuerà a lavorare come Psicologo lo fa spinto da una grande passione….
IO CONTINUO….voi?

3 ott 2011

RECENSIONE: A DANGEROUS METHOD

Carissimi, sono tornato da pochi minuti dal cinema, dove sono stato a vedere "A Dangerous Method".
Il film narra della relazione tra Freud, Jung e una paziente di Jung (Sabina Spielrein). Tutto il film ruota attorno all'analisi delle relazioni tra i tre personaggi. Durante il film vi sono momenti in cui si percepisce il fermento per la nascita del nuovo indirizzo della psicologia: la psicoanalisi. Per chi non è completamente all'oscuro di psicologia e di storia della psicologia ritroverà parecchi punti interessanti: la descrizione del metodo, le prime cure per l'isteria,     la presenza di altri grandi maestri della psicologia Bleuler e Ferenczi. Nel film si mettono in evidenza le ambigue relazioni tra i personaggi e in particolar modo tra Jung e la sua paziente e tra Jung e il padre della psicanalisi. Durante il film si assiste all'evoluzione di questi rapporti: la loro nascita, crescita e nel caso Jung-Freud morte. Mentre il rapporto Jung-Spielrein rimane sospeso in una sorta di limbo.
In parallelo all'evoluzione delle relazioni si assiste anche allo strutturarsi delle teorie e della pratica clinica che caratterizza "la cura tramite la parola". Il regista utilizza la storia per scandagliare l'animo umano e mostrarne i punti di forza e di debolezza, sempre presenti, anche quando non ci dovrebbero essere.
Devo ammettere che dal taglio che il regista ha dato ai personaggi Freud non ne esce bene, viene evidenziata la sua rigidità e la sua difficoltà a mettere in discussione i principi da lui enunciati. Nel film viene anche trattato il momento della rottura tra i due luminari della psicanalisi. 
L'attrice che recita la parte di Sabina Spielrein (Keira Knightley) è riuscita ad interpretare alcune scene di isteria in  maniera veramente realistica, e a tratti angosciante.
In generale, il film mi è apparso molto buono ed è stato emozionante veder vivere alcuni miti della psicologia.

14 set 2011

....SIAMO ARRIVATI AL PUNTO FINALE?

Dopo tanto parlare siamo forse arrivati ad un punto finale?
Negli ultimi giorni vi è un rincorrersi continuo di informazioni e novità riguardo la sentenza del Tribunale di Milano, la quale ha finalmente ha forse messo un po' di ordine e chiarezza nella diatriba tra Psicologi e Counselors. Come riportato in post precedenti è in atto un vero e  proprio scontro legale tra l'ordine degli Psicologi della Lombardia (OPL) e un insieme di associazioni che formano operatori in counseling.
L'OPL ha messa in discussione la possibilità che le scuole di formazione in counseling di insegnare a persone non-Psy i metodi, gli strumenti e le competenze proprie della professione lo Psicologo. La battaglia tra gli Psicologi e i counselors ha avuto come suo luogo di scontro il Tribunale di Milano.
In data 2 Agosto, è stata depositata la sentenza dei giudici della 5a Sezione Civile del Tribunale di Milano inerente questo scontro.
La sentenza è un pietra miliare per quanto concerne la tutela della professione dello Psicologo e della salute mentale. In questa sentenza i giudici definiscono a chiare lettere l'impossibilità delle scuole di formazione in counseling di insegnare a persone non-Psy metodi, strumenti caratteristici della professione dello Psicologo. 

A mio avviso due sono i passaggi principali e importanti della sentenza:

"deve convenirsi con la difesa del resistente che l’insegnamento dell’uso degli strumenti a persone estranee equivale in tutto e per tutto a facilitare l’esercizio abusivo della professione, ciò che la legge e il codice deontologico (art. 9) tutelano direttamente prescrivendo comportamenti attivi per impedirlo."

e in un passo successivo: 
"Sarebbe davvero grave se si insegansse ai terzi l'uso degli strumenti conoscitivi, in un ambito professionale come quello riservato allo Psicologo che richiede, se possibile, una sensibilità ancora maggiore, trattandosi della personalità di ciascun individuo e la necessità di un lavoro di ristrutturazione dell'intimo e di riorganizzazione del sistema cognitivo-emotivo."

Spero che la sentenza sia il punto conclusivo di questa discussione, mi auguro, anche, che essa aiuti gli Psicologi a riscoprire la propria dignità e la propria professionalità, smettendola di "scendere a compromessi" per il solo tornaconto economico.


Testo integrale della sentenza

4 set 2011

ORDINE NAZIONALE: comunicato stampa


Anche se in ritardo, con molto piacere, vi voglio postare un comunicato stampa da parte dell’Ordine degli Psicologi nazionale.
Il comunicato stampa esplicita la posizione ufficiale dell’Ordine sul tema dell’omosessualità e delle “terapie riparative”. Le credenze omofobiche che spesso sono causa di aggressioni e discriminazione, si riscontrano anche in ambito scientifico e clinico. Nonostante siano passati più di 30 anni da quando l’Associazione Americana di Psichiatria alcuni autori hanno continuano a perseverare l’idea dell’omosessualità come patologia e condizione da correggere. Purtroppo, queste correnti, nate in America, sono approdate in Italia e qui hanno trovato diversi proseliti che sostengono di riuscire a “guarire” dall’omosessualità le persone che lo desiderano.
Nel comunicato stampa del 19 Luglio 2011 l’Ordine ribadisce e chiarisce in maniera inequivocabile la propria posizione rispetto all’omosessualità e alle terapie “riparative”.
Per correttezza vi riporto il testo del comunicato stampa…


Il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, dott. Giuseppe Luigi Palma, in occasione delle accese discussioni sulla iniziativa legislativa contro l’omofobia ribadisce la sensibilità della categoria professionale al tema e la chiarezza della posizione con la quale si è da sempre espresso sulle criticità connesse.
Nel rapporto tra omosessualità e psicologia il Presidente ribadisce che l’omosessualità non è una malattia da curare, né un orientamento sessuale da modificare: affermare il contrario è una informazione scientificamente priva di fondamento e foriera di un pericoloso sostegno al pregiudizio sociale.
L’omosessualità non è una malattia ma, citando l’Organizzazione Mondiale della Sanità, una “variante naturale del comportamento umano”; è peraltro ampiamente dimostrato che i tentativi di “conversione” dell’omosessualità in eterosessualità non solo falliscono, ma anche segnano, e spesso gravemente, le condizioni psichiche di chi vi si sottopone.
Perché “curare” ciò che non è malato? Su questi punti, il consenso della comunità scientifica italiana e internazionale è assoluto.
Lo psicologo non deroga mai ai principi del Codice Deontologico, nessuna ragione né di natura culturale né di natura religiosa, di classe o economica può spingere uno psicologo a comportamenti o ad interventi professionali non conformi a tali principi. E’ evidente quindi che lo psicologo non può prestarsi ad alcuna “terapia riparativa” dell’orientamento sessuale di una persona, quanto piuttosto lavorare insieme al proprio cliente per superare eventuali disagi connessi al proprio orientamento sessuale.

29 ago 2011

...MITI....

Come si suol dire:“i miti non muoiono mai”. La psicologia è costellata di miti e leggende; ancora oggi, anzi l’altro giorno, mi sono scontrato con un mito riguardante la psicoterapia. Ero con degli amici, e mi sono state presentate delle persone. Dopo le dovute presentazioni e una piacevole serata, una di queste nuove conoscenze mi ha chiamato in disparte e mi ha fatto la famosa…anzi famosissima domanda: “tu hai il lettino? Metti la gente sul lettino quando viene?”. Dopo aver spiegato che ormai solo alcuni, pochissimi, terapeuti fanno ancora accomodare i pazienti sul lettino mi sono fermato un poco a riflettere su come il mito del lettino del terapeuta sia uno sei simboli più difficile da scalfire. Quanti psicologi leggendo queste righe staranno ora sorridendo… ormai tutti gli operatori psy ridono di fronte a queste CLASSICHE domande. Molti di questi miti vengono ancora fomentati dalla televisione e dal cinema.
Secondo me, quest’immagine del paziente seduto sul lettino che racconta sogni ed eventi passati è difficile da intaccare sia per il contributo che danno i mass media, ma fondamentalmente per il fascino che tale immagine evoca in ognuno di noi.
Vedere un individuo sdraiato che, con gli occhi persi nel vuoto, racconta sogni scatena un certo fascino, l’atteggiamento quasi magico di penetrare il significato dei sogni accende quella scintilla romantica che caratterizza tutti noi, in particolar modo noi italiani. A tutti piace perdersi nei meandri dell’insondabile, affascinati dalla possibilità di trovare la chiave di tutti i nostri problemi.
Penso che il permanere di questo mito abbia delle conseguenze negative, in particolar modo su come gli individui possano approcciarsi alla psicologia. Il sentimento quasi mistico provocato dal lettino scatena, secondo me, una certa diffidenza nei confronti del mondo psy in quanto esso non è percepito come scientifico. Invece, ormai da anni la psicologia è diventata scienza riconosciuta con i suoi criteri di valutazione e le sue aree di competenza. Esistono alcuni indirizzi psicoterapeutici che hanno fatto della scientificità e delle prove scientifiche il proprio cavallo di battaglia.
Mi auguro vivamente che vi sia una “rivoluzione” culturale nella nostra società, che faccia comprendere a tutti che la Psicologia ormai non è una moderna forma di filosofia o corrente mistica, ma una scienza che può veramente dare una mano a chi ne ha bisogno.

24 lug 2011

TERAPIA COGNITIVA

Sono sempre stato curioso di capire come un terapeuta USA lavori all'interno delle sue sedute...
Girovagando su Youtube sono riuscito a trovare questo video. Sicuramente è un filmato dimostrativo ma lo trovo ugualmente molto interessante....

3 lug 2011

Un saluto a tutti e una buona domenica bagnata nonostante sia il 3 Luglio.
Dato che la mia giornata di mare è saltata, mi sono messo a fare qualche ricerca su Internet e sono riuscito a ritrovare qualcosa che pensavo di aver perso.
Dall'anno scorso circa, collaboro con una giornalista alla stesura di articoli sulla psicologia e sul benessere : Maria Angela Masino.
Dopo numerosi tentativi di rintracciare l'articolo online avevo perso tutte le speranze, invece, oggi la Fortuna mi ha sorriso e sono riuscito a trovarlo.
E' stato il mio primo articolo in collaborazione con la giornalista, ne sono seguiti altri che sono ancora intento a ritrovare.
Se riuscirò in questa impresa vi presenterò i Links.
Per ora vi presento il Link dell'articolo sulla comunicazione nella coppia, spero che vi piaccia....
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1 lug 2011

ARIA NUOVA....

E' tempo d'estate e un po' di aria nuova serve a tutti e anche a questo blog...
Come avete notato da alcuni giorni il blog si è vestito di una nuova grafica, sicuramente più spiritosa e creativa della precedete...che era alquanto standard.
Purtroppo devo ammettere che il merito di questo rinnovamento non è mio, io sono completamente ignorante di creazioni grafiche e di siti internet.
Ho affidato, con successo, il restyling ad un esperto di grafiche....
Spero che apprezziate la nuova veste.
Il creatore di questa nuova simpatica presentazione è Fabio di Campli che cura anche un proprio blog personale.

9 giu 2011

Un giorno di pioggia…

Prima di raccontare cosa mi è successo ieri vorrei fare un piccolo preambolo. Chi conosce un po’ Pescara sicuramente si sarà accorto che durante i giorni di pioggia la città va in tilt, vi sono allagamenti ovunque….

Ieri mi provavo in un ufficio, quando ha cominciato a piovere…devo ammettere che è stato un bel temporale estivo, ma niente di particolarmente tragico. Finisco la riunione e vado verso il portone d’uscita dove trovo una calca di gente intenta in un gran dibattito… Mi avvicino e mi accorgo che non era possibile uscire in quanto davanti al portone vi era un mare di acqua profondo più di una ventina di centimetri. Dopo aver compreso che per uscire mi sarei dovuto fare il bagno, mi sono messo ad osservare ciò che stava accadendo. A fronte al medesimo problema si era creata tra le persone un bellissimo clima di alleanza. Invece, di urlare o litigare, tutti ridevano del problema e si davano consigli a vicenda sulle possibili strategie di fuga. 

La cosa più divertente è stato quando ho notato che, prese da questa grande intimità che si era creata, un paio di signore anziane hanno scoperto di avere parenti in comune e dopo circa quindici minuti erano ad un angolo dell’ufficio a scambiarsi informazioni tra una risata e l’altra.

Dato che varie strategie di fuga erano andate fallite, un signore ha deciso di chiamare i Vigili del Fuoco, mentre era al telefono e dava informazioni, ho notate che le persone si incitavano a vicenda, ridendo, per far sentire al centralinista il loro malumore.

Chiusa la telefonata, tutto è tornato alla normalità.

Dopo circa 30 minuti, alcuni avventurieri si sono ben bene bagnati e hanno preso le macchine. Vedendoli entrare in macchina, ho pensato che se ne stessero andando, invece…hanno cominciato a fare da spola tra il portone ( sono quasi entrati  con le macchine dentro l’ingresso) e una zona più pulita. Prima hanno dato il “passaggio” alle donne anziane e poi pian piano a tutti.

Dopo quest’avventura ho pensato a quanto sia fantastica la collaborazione, purtroppo ci ricordiamo di questo potere solo nelle situazioni critiche.

5 giu 2011

Psicologi Vs Counselor

scontro_tra_titani

Ultimi aggiornamenti sullo scontro che ormai da tempo tiene banco le conversazioni degli Psicologi...

Da tempo l'Ordine degli Psicologi della Lombardia (OPL) si è fatto promotore di una serie di attività al fine di tutelare la nostra professione e mettere un po' di ordine nel caos che si sta creando tra professioni PSY e pseudoprofessionisti-psy.

Una delle iniziative che ha maggiormente sollevato rumori e critiche è stata l'istituzione di una CARTA ETICA, grazie alla quale

“le scuole di psicoterapia si impegnano a non organizzare corsi che insegnino strumenti e tecniche peculiari della professione psicologica (colloquio, test, assessment) ad allievi privi di abilitazione…”.

Apriti cielo!!

Alcune Scuole di Psicoterapia si sono unite ad alcune associazioni di counselor, e hanno denunciato l'OPL.

Il 26 Maggio c'è stata la prima udienza nella quale il Giudice ha acquisito la documentazione...tra massimo un mese dovremmo avere il responso del Giudice.

La cosa che maggiormente mi fa riflette, e mi spaventa, è come sia possibile che degli Psicologi-Psicoterapeuti, che dovrebbero tutelare la propria categoria, formino delle persone all'utilizzo di tecniche e strumenti peculiari della professione.

Quando frequentavo la Scuola di Specializzazione accadeva a volte che si discutesse del futuro lavorativo e i Prof. si incitavano ad andare avanti ed essere sempre molto ligi nel rispettare le regole e la deontologia.

Ma gli Psicologi che formano Counselor, non vivono un certo disagio nel qualificare degli Psicoterapeuti (invitandoli a denunciare un'eventuale abuso della professione da parte di soggetti non-PSY) e dopo un'ora formare soggetti non-PSY alle tecniche psicologiche?

RIECCOMI....

Lunghissima pausa di riflessione....molto lunga....

Come avete potuto notare è da un poco che non scrivo...ciò è accaduto a causa di numerosi impegni lavorativi e anche qualche impegno personale...

Ma da oggi cercherò di essere più presente e darvi sempre qualche nuova informazione sulla professione dello Psicologo e condividere con voi qualche mia riflessione.

lavoro-gruppo