29 apr 2009

DR PSYCHO:JODIE FOSTER MI AMA

dr psycho

Nel 1981 il sig. Hinkley tentò di uccidere, sparandogli, il presidente degli USA Reagan; il piano criminale non funzionò.
Il movente del tentato omicidio?
Semplice! Il sig. Hinkley voleva fare colpo su Jodie Foster, la quale era pazzamente innamorata di lui. Hincley per ricambiare e fare colpo su di lei decise di uccidere il presidente degli Stati Uniti.
C'è un piccolo particolare in tutta questa faccenda: l'attrice non aveva mai visto il "suo amore" e neppure sapeva che esistesse.
Il sig. Hinkley è, secondo molti, il più famoso caso di erotomania.
Questo disturbo porta un soggetto ad illudersi che una persona, solitamente famosa o di ceto più elevato, sia innamorato di lei. Le persone non devono necessariamente conoscersi o essersi mai incontrati. L'elemento importante è l'amore. Molto spesso le persone leggono anche gli elementi più semplici e innocui della vita di tutti i giorni nell'ottica di questo amore. Le persone affette da questo disturbo possono pensare che un oggetto perso sia stato, in verità, preso dallo spasimante famoso al fine di conservarlo e adorarlo. Il problema fondamentale è che con il passare del tempo queste ossessioni possono venir messe in pratica al fine di approcciare o fare colpo sulla persona famosa arrivando al punto di uccidere il presidente degli USA.

8 apr 2009

UN PENSIERO

Anche se ha poco attinenza con quanto sta accadendo a L'Aquila, leggendo un libro del Dalai Lama ho trovato questo passo molto significativo:
Ho perduto il mio paese, ho passato la maggior parte della mia vita in esilio, il mio popolo è stato torturato, massacrato, i templi rasi al suolo, la civiltà distrutta, il territorio devastato, le risorse saccheggiate. Non c'è nessun motivo per rallegrarsi. Tuttavia per altri versi mi sono notevolmente arricchito grazie al contatto con altri popoli, altre religioni, altre culture, altre scienze. Ho trovato forme di libertà e visioni del mondo che non conoscevo.
(tratto da I CONSIGLI DEL CUORE, edizione OSCARmondadori)

L'AQUILA

Aggiornamento
Purtroppo continua il tragico aggiornamento delle vittime della sciagura che ha colpito la città de L’Aquila. Fino ad ora, e speriamo in maniera definitiva, sono stati trovati 272 corpi senza vita, vi sono 28000 sfollati…Non ci sono parole per questa tragedia…
Purtroppo, oggi alle 19.58 un’altra scossa ha colpito i martoriati paesi continuando a scatenare panico e mettendo alla prova, per l’ennesima volta, i nervi di tutti. Dall’inizio della catastrofe i sismografi hanno registrato la bellezza di 354 scosse, di cui 182 nella giornata di ieri, una sessantina hanno fatto registrare un magnitudo superiore a 3.0.
Nell’infinita tristezza di quanto è accaduto fino ad oggi, si è avuta notizia del continuo imperversare di sciacalli che annunciano prossime devastanti scosse.
Come ciliegina sulla torta si è saputo che un giornalista si è fatto passare per sacerdote al fine di accedere all’autorimessa della scuola ispettori della Guardia di Finanza de L’Aquila che attualmente è adibita ad obitorio, probabilmente per fare qualche scatto alle vittime.
Le conseguenze del terremoto purtroppo non hanno confini, si è avuta notizia che a Chieti sono state evacuate 37 famiglie residenti in un condominio in Via Cesare De Laurentiis. Lo sgombero è avvenuto dopo che gli accertamenti dei vigili del fuoco hanno rilevato che le strutture non superavano le prove di staticità.
Oggi si sono svolti i primi funerali delle vittime, le famiglie hanno scelto celebrazioni private, senza clamore. Entrambe le persone erano due giovani di 24 anni: in particolare una ragazza di Bisenti e un ragazzo di Loreto Aprutino.
Dopo tante tristi notizie penso sia proprio il caso di dare qualche notizia positiva: dopo circa 42 ora dalla tragica ora è stata tratta in salvo una ragazza di 21 anni. È stato un vigile della compagnia di Venezia a salvare la giovane, l’entusiasmo per il lieto evento si è manifestato con una esplosione di applausi…La ragazza era cosciente, anche se in stato confusionale. Ecco il video


Gli psicologi intervenuti sul posto continuano a lavorare a tambur battente e molti professionisti si stanno muovendo per dare sostegno a quelle famiglie che sono ospitate nelle zone di Pescara e Chieti.

7 apr 2009

L'AQUILA

Aggiornamento
Pochi minuti fa, intorno alle 20 circa, un’altra scossa sismica colpisce L’Aquila e i piccoli paesi limitrofi. L’intensità dell’ultima scossa non è ancora definita ma sicuramente è stata molto più forte di quelle che ci sono state dall’altra notte. L’ultimo terremoto è durato circa 10 secondi ed è stato avvertito anche a Roma.
Purtroppo si aggiorna anche il numero delle vittime: 211 sono fino ad ora i corpi emersi dalle macerie, di questi alcuni non sono stati identificati. Le persone ancora disperse sono 17.
Ad aggiungersi ai tragici aggiornamenti delle vittime, che di volta in volta si susseguono sui mezzi di informazione, c’è da evidenziare lo sciacallaggio mediatico che si sta espandendo a macchia d’olio, numerose persone stanno ricevendo catene di Sant’Antonio di sms in cui si avvisa di ulteriori scosse di devastante magnitudo scatenando così panico e terrore oltre nei paesi già colpiti anche a paesi nella costa. Da questa mattina i telegiornali non fanno altro che avvisare la popolazione che non è prevista nessuna nuova scossa, in quanto non vi è la possibilità scientifica di prevedere un terremoto.
Oltre agli aggiornamenti generali è il caso di aggiornarvi anche sulle novità riguardante la nostra professione.
Sono stato informato, tramite dirette persone e e-mail, che da ieri, ma oggi a pieno ritmo sono presenti i nostri colleghi psicologi a sostenere le persone in difficoltà. Sono state formate già delle task force di psicologi delle emergenze che stanno lavorando alacremente cercando di arginare i possibili disagi psicologici che questo tipo di eventi possono lasciare nella psiche dei terremotati.

6 apr 2009

L'AQUILA


Alle 3.30 di questa notte, una violenta scossa di terremoto a fatto tremare la città de L’Aquila e i paesi limitrofi. Da subito sono partiti i soccorsi e, ancora ora, continuano le ricerche dei dispersi. Purtroppo il bilancio, ancora provvisorio, è di circa 150 morti, 1500 feriti e circa 70000 sfollati ( primadanoi ).
Molti feriti sono stati ospitati presso l’Ospedale Civile di Pescara, a causa della mancanza di posti letto nei reparti, sono stati organizzati posti persino nell’ingresso.

Una mia collega che vive vicino la città colpita mi ha detto che questa mattina sembrava che ci fosse stata una guerra e bombardamenti. Dalle prime informazioni si è calcolato che molte vittime sono bambini e ragazzi. Tra le strutture che ha subito danni vi è la Casa dello Studente.
A quanto sono venuto ad appurare sono partiti già i primi psicologi volontari e mi hanno detto che anche le associazioni che si occupano di psicologia delle emergenze. Si stanno organizzando per portare la loro professionalità e il loro sostegno.

L’Ordine Nazionale degli Psicologi ha emanato un comunicato stampa in cui esprime la propria vicinanza agli abitanti de L’Aquila.

Vi riporto il Comunicato stampa:
06/04/2009 - Il Consiglio Nazionale Ordine Psicologi manifesta a tutta la comunità abruzzese il proprio cordoglio per le vittime e solidarietà ai parenti ed ai sopravvissuti al terribile evento sismico. Gli psicologi italiani, ed in particolare gli esperti in psicologia dei disastri, sono già mobilitati per organizzare i soccorsi ai traumatizzati psichici. Gli specialisti del gruppo di lavoro sulla psicologia dell’emergenza del CNOP fanno riferimento al Consigliere Referente per le Emergenze dell’Ordine degli Psicologi dell’Abruzzo che si trova sul luogo della tragedia con il compito di coordinare tutte le risorse disponibili. A tal proposito gli Psicologi italiani che volessero dare la loro disponibilità per eventuali interventi volontari possono telefonare al Consiglio Nazionale al numero 06.44292351 o al n. 340.5129401 indicando nominativo recapito telefonico e tipo di disponibilità.Infine, l’Ordine degli Psicologi raccomanda a quanti in questo momento stanno raccogliendo foto e video delle scene dei disastri e delle persone coinvolte ad usare la massima cautela nella diffusione poiché tali immagini possono contribuire a causare ulteriori traumi.